25 maggio 2008

Erich Fried

Poeta austriaco del novecento, di religione ebraica, che ha vissuto in Inghilterra durante le persecuzioni naziste.
E' quel che è E' assurdo dice la ragione E' quel che è dice l'amore E' infelicità dice il calcolo Non è altro che dolore dice la paura E' vano dice il giudizio E' quel che è dice l'amore E' ridicolo dice l'orgoglio E' avventato dice la prudenza E' impossibile dice l'esperienza E' quel che è dice l'amore.

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24 maggio 2008

Vuoto

Vuoto che ho provato a riempire di parole e di coraggio, di sogni e di speranze, di domande senza risposta e di sconfitte senza premio. Vuoto che ho cercato di combattere con la piccolezza della mia anima e con la grandezza del mio egoismo. Vuoto che ho cercato di distruggere con la forza delle idee. Vuoto da cui sono stato circondato, bagnato, a volte sopraffatto. Vuoto con cui ho lottato. Vuoto che qualche volta ho sconfitto.

20 maggio 2008

Qualcosa è svanito

Tutte le volte che vorresti essere amato e non lo sei, quando lotti e sai che perderai, se a volte preghi e sai che non verrai esaudito, ogni volta che vorresti essere capito senza parlare e non lo sei…qualcosa svanisce. Tutte le volte che una persona ti delude, quando sacrifichi una parte di te per qualcuno che non merita quel sacrificio, se fai finta di credere ad una bugia, quando capisci che ormai l’anima non è più tua, ogni volta che vieni deriso, appena la meschinità invade il cuore, nell’attimo in cui la menzogna inganna noi stessi, tutte le volte che vorremmo esser diversi e siamo quel che siamo, quando aspetti che finisca la notte e sai che non finirà…qualcosa svanisce. E qualcosa svanisce anche quando alla fine di un lungo ed estenuante viaggio abbiamo raggiunto una meta desiderata e poi non sappiamo più dove andare. Quel qualcosa che lento scompare forse acquista un altro colore, forse ci invade di un altro sapore e, anche se gratifica un’altra parte di noi, capisci che comunque qualcosa è cambiato, che comunque qualcosa è svanito.

18 maggio 2008

Nazim Hikmet

Poeta turco del novecento visse parte della propria vita in Russia e pagò l'amore per le sue idee politiche con molti anni di galera.
1942
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

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17 maggio 2008

Piccolo uomo

Confuso si aggira alla ricerca di una risposta che non trova o che trova, ma non vuole vedere. Non riconosce ciò che gli è familiare e si sente parte di ciò che non gli appartiene. La luce del pomeriggio illumina il suo sguardo, ma non la sua strada. Non riesce a fare ciò che il suo cuore gli ricorda tutti i giorni. Non riesce ad abbandonare la strada che sta percorrendo, probabilmente non lo farà fino a che la strada non sarà finita, non lo farà fino a quando un temporale non lo obbligherà a cambiare. Qualunque altro sentiero potrebbe condurlo a luoghi inesplorati, ma incerti e ricchi di lacrime. Il cuore batte, la mente placa. Il sangue pulsa, la paura rallenta. Le gambe fremono, le scarpe bloccano. Gli occhi guardano lontano, le foglie ostruiscono lo sguardo. Il piccolo uomo è vittima del suo stesso essere, che lo spinge ad andare via e che lo obbliga a restare. Immobile come un pendolo, segna un tempo che ormai non gli appartiene più.

15 maggio 2008

Le carte del destino

Come un mazziere pazzo e solitario inganna le sue giornate giocando con le anime delle persone, mischia le carte secondo logiche precise a noi sconosciute...il destino...fa sì che anime in cerca d'amore e fatte per stare insieme, come pezzi di frase di un foglio strappato, si avvicinino fino a sentire il reciproco pulsare, agonizzanti come un assetato e il suo bicchiere...fa sì che avvertano come arto mancante la presenza di una parallela assenza...fa sì che battano, come lancette di un tempo sbagliato, un tempo uguale ma destinato a non combaciare.

14 maggio 2008

Senza andare lontani

Ho camminato senza avere una meta, ma l'ho fatto guardandomi intorno, cercando di leggere gli sguardi delle persone che mi erano accanto. Il giorno in cui ho raggiunto nessun luogo, il mio cuore aveva un battito diverso dal giorno in cui sono partito dal luogo che conoscevo. Durante il viaggio, non credo di esser riuscito a cambiare ciò che non ho amato...spero però che ciò che ho amato sia riuscito a cambiare me.

12 maggio 2008

Al di là dei sogni

E' bello poter pensare che una fredda e piovosa giornata d'inverno possa trasformarsi in primavera e che l'acqua stagnante di un lago possa divenire una cascata e scorrere...scorrere via...lontana. E' bello poter immaginare che anche l'ultimo possa arrivare primo e che dietro un gesto d'odio possa nascondersi amore. E' bello poter sognare che dalla cenere possa rinascere fuoco e che al di là dei sogni possano esserci altri sogni. Forse l'ultimo non arriverà mai primo e dall'acqua stagnante non potrà mai nascere una cascata...però...mi piace continuare a crederlo.

11 maggio 2008

Non smettere di pulsare

Sono avvolto da una pelle che non ho chiesto e che ho sperato di non avere. La causa di me sono io stesso, ho creduto. Il dolore in me è causa mia, ho pensato. Il coraggio e la paura, le lacrime e i sorrisi, le sensazioni ed i sospiri, le incertezze e gli sbagli, la forza e la stanchezza sono mie, ho voluto. Nulla è mio, nulla ho voluto io. E' di un amore silenzioso, ho capito. Mi ha attraversato come un sospiro e si è fermato dentro me. Mi dona la forza di non urlare. Mi sorregge come se fossi cieco. Asciuga le mie lacrime, nasconde i miei sorrisi e copre il mio sguardo. Mi solleva tutte le volte che cado e mi tiene compagnia tutte le volte che non dormo.

09 maggio 2008

Il coraggio di credere

A volte credo che il vero coraggio sia quello di credere nelle persone, affidare loro una parte dei propri sogni, leggere nei loro occhi ciò che potrebbe essere e sperare... A volte credo che il vero coraggio sia quello di avere la forza di confidare un segreto, lasciare che una parte della tua vita sia nelle mani di un'altra persona e sperare... A volte credo che il vero coraggio sia quello di dire ad una persona ti voglio bene e sperare... A volte credo anche che il vero coraggio sia quello di dare una seconda possibilità a chi ha sbagliato e sperare... A volte credo che il vero coraggio sia quando altri credono in te, nei tuoi sogni, nelle tue speranze e condividano con te tutto questo. A volte credo anche che il vero coraggio sia quello di rinunciare ad una parte dei propri desideri e delle proprie speranze per lasciare libera una persona che si ama. A volte credo che il vero coraggio sia quello di lasciar scorrere una lacrima dentro di sé, far sì che non attraversi il viso e sostituire quella lacrima con un sorriso.

08 maggio 2008

Come musica non smette di esistere

Un uomo, un sogno, il suo coraggio, la voglia di rendere quel sogno realtà. Un'estate, una sera, la spiaggia, luna non così lontana e un sogno che lento nasce e forte cresce. Una musica nella sua dolcezza suona forte. I rumori della città offuscano quel suono, lo rendono flebile, quasi impercettibile e a volte sembra quasi non esserci più. Forse la città non ascolterà mai quella musica, che forte batte solo per quell'uomo e solo per lui non ha mai smesso di esistere. Spero che chi ha sentito quel suono non smetta mai di ascoltarlo e forse un giorno anche la città ne capirà il senso.